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Commenti al testo di cristina bizzarri
LArte dello Struggimento

Sei nella sezione Commenti
 

 cristina - 31/05/2012 00:29:00 [ leggi altri commenti di cristina » ]

Se non ci sono più i salotti, questo che cos’è se non un salotto letterario che mi piace immaginare con un tavolino rotondo - di un bel legno intarsiato - al centro per i caffè e tante poltrone e divani, di un azzurro polvere ... che ne dite? davvero interessante tutto quanto è stato detto, dal commento di Cristiana alla replica di Alessandro. (Ovviamente un grazie a Massimo i cui testi sono di grande levatura e non ho mai ancora commentato). Alessandro è molto intrigante il "salto logico" di cui parli e io tenderei verso di esso sentendomi vicina al tuo modo di sentire.(Anche se Domenico Morana è sempre una meta). Ferdinando è profondo quello che dici sull’amore e sui livelli di lettura. Loredana ci sei quasi: una bidella vivace e gentile è il punto di partenza. Red Rose: felice di averti spiazzata! Silvia: felice di sorprenderti. Leonora: eh sì una perfetta metafora ... Luciana: è un capirsi oltre i ruoli, come esseri, certo, nell’anima.
Davvero bello come da uno spunto infimo possano nascere discorsi così interessanti e, soprattutto, sentiti. Un caro buona notte a tutti.

 Luciana Riommi Baldaccini - 30/05/2012 23:36:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

Mi piace molto la delicatezza del tuo dire "la signora del mio piano": forse è qui che si apre la possibilità di uno sguardo che indugia nei tuoi occhi, con struggimento.

 Leonora Lusin - 30/05/2012 21:27:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Spettacolare Cristina. Ho smesso d’insegnare anche per la questione dei cestini pieni, perfetta concretissima metafora di un amore non ricambiato.

 Ferdinando Battaglia - 30/05/2012 20:33:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Non sono all’altezza degli argomenti trattati, però m’intrometto perché li trovo spunti nteressanti e fondamentali. Anch’io penso che l’arte sia nemica della "spontaneità sentimentale, degli afflati dell’anima, dall’ingombro soggettivo"; però li presuppone. Mi si perdoni il paragone un po’ osè: si può essere ottimi e ottime amanti, raffinati esecutori dell’arte amatoria ma, senza l’anima, che cosa rimmarrebbe? Per me, solo un piacere fugace, momentaneo. Perché si compia l’amore, occorrono corpi anime unite. Ciò penso valga per la Poesia(sono un pasticcione d’idee confuse), che offre comunque diversi livvelli di lettura. Dal puro piacere formale a contenuti profondi che s’imprimono nella memoria del lettore.
Questa poesia di Cristina a me è piacuta, la ritengo riuscita, mi ha restituito in versi tracce di un vissuto che può essere comune esperienza nei tratti salienti. Forse non è struggimento l’aggettivo giusto? Eppure spesso noi ci struggiamo di vita. Questo è un primo livello di scrittura e lettura, senza dubbio dal "materiale grezzo" raccolta a scuola, se ne possono fare diverse opere, ciascuna sdecondo l’artista creatore. Infine la Poesia, che può essere bella o brutta o pessima e mancante, è principalmente un’invenzione "grafica", sono le stesse parole dello stesso linguaggio, poste in sequenze diverse. Come il parlare di un orante nel tempo dell’orazione...(evidentemente non è solo questa la letteratura, ma sarei uno stolto se ne volessi trattare io!).
Scusate le troppe chiacchiere, ma "LaRecherche" è veramente anche una fucina di formazione. Devo interrompermi, vi chiedo scusa per gli eventuali errori, versione del commento non riveduta.

Ciao Cristina e un saluto alle altre cxommentatrici e commentatori

 Silvia De Angelis - 30/05/2012 18:34:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Spunti assai originali nel tuo scrivere, che riesce sempre a sorprendere
Buona serata Cristina

 Carla de Falco - 30/05/2012 17:29:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

m’inserisco... scusate.
m’ha spiazzata cristina questa tua.
l’ho trovata ironica, fondamentalmente. e straniante. in questo la sua bellezza. ciao.

 Cristiana Fischer - 30/05/2012 17:27:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

Caro Alessandro... leggeranno...? in futuro...? ah, garzoncello scherzoso... con vero affetto.

 Alessandro Mariani - 30/05/2012 17:16:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]

In questo hai perfettamente ragione, Cristiana. Il rischio è grande. Solo i migliori autori della tradizione occidentale-orientale l’hanno sperimentato con successo. Ci sono giorni in cui non ho niente da fare e rileggo le mie prime poesie, e le trovo un ammasso di paroloni e cose senza senso. Anch’io apprezzo molto chi riesce ( come tu fai sempre) ad essere più intima ed emozionante. Dipende dalla sensibilità di ognuno - io per esempio non ricordo quasi nulla, sono apatico. Tuttavia bisogna incoraggiare sia un modo che l’altro di scrittura.
Forse, fra coloro che leggeranno le nostre poesie in futuro, nascerà una grande anima che saprà conciliare le due cose. Ti sono grato per avermi aperto gli occhi su altri panorami. In effetti non mi ero mai posto il problema. Tuttavia questa poesia di Cristina è a suo modo di zen - il che non significa assenza totale di sentimenti, ma cerca di spostarli su un altro piano. Vi auguro a tutte e due una buona serata

 Cristiana Fischer - 30/05/2012 16:57:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

p.s.: quante cose sa delle e degli inseganti chi svuota i cestini? o si accontenta, nel suo lavoro, di svuotarli come fosse un camion delle immondizie? ma non trattiamo sempre e in ogni modo con umani?

 Cristiana Fischer - 30/05/2012 16:54:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

Che devo dire, Alessandro? Tutta la buona poesia è sinceramente vissuta e pensata, Wilde compreso, il che sicuramente si allontana dagli afflati dell’anima, dalla spontaneità sentimentale, dall’ingombro soggettivo. Non che io conosca la poesia di Wilde... ma qualcun altro e altra...

 Alessandro Mariani - 30/05/2012 16:47:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]

Ho solo poca conoscenza della poesia, ma molti mi hanno detto questo: " Tutta la cattiva poesia è sincera"- mi sembra disse Wilde. Tradotto in pensiero, non importa lo sviluppo logico della poesia, o che abbia attinenza con il reale. Penso a Cristina ma anche a Domenico Morana, che sono testimonianze viventi del significante che prevale sul tema.
Queste poesie sono ermetiche e vogliono allontanarsi dal reale; se prendiamo ad esempio questa di Cristina, sembra scritta quasi per caso. In realtà cogliere quella percezione è il lavoro di una vita. Io non credo di esserci mai riuscito. Le poesie di Cristina sembrano uscite da " Il critico come Artista" di Wilde, in cui sostiene che è la poesia ad avere inventato la vita, e non viceversa.

 Loredana Savelli - 30/05/2012 16:46:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Penso di aver fotografato la scena: si svolge a scuola e il dialogo è con il "personale ATA": con loro si stabiliscono rapporti stupendi o tutto il contrario. Ci si sente molto solidali, in genere, con chi condivide il lavoro "sporco" di riempire e svuotare i cestini degli studenti...
Un caro saluto

 Cristiana Fischer - 30/05/2012 16:40:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

@ Alessandro: ma se fosse zen come tu dici perchè chiamarlo struggimento, che è invece un termine denso di senso emozionale?
@ Cristina: il cenno, la sfumatura che mette in contatto, non è appunto ricerca di un senso intersoggettivo? (lungi dal volerti interpretare la tua poesia... solo una domanda)

 cristina - 30/05/2012 16:35:00 [ leggi altri commenti di cristina » ]

E’ un gioco questo mio, e insieme un rilevare che spesso non importa quello che diciamo, ma sono bensì il momento, un cenno, o una sfumatura a metterci in contatto. E gli spazi vuoti che ho lasciato tra le righe sono appunto quello che veramente succede tra i due soggetti in questo testo: un non detto che, perlomeno in me, apre nuovi significati, come un affacciarsi da un altro punto di osservazione. Insomma, un piccolo contributo (brutto) al laboratorio della Recherche! :-)

 Alessandro Mariani - 30/05/2012 16:29:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]

Scusa se mi intrometto, Cristiana - ma Cristina è una poetessa molto moderna, quasi zen. L’illogicità e i cambi repentini della mente sono delle qualità eccezionali, specie se si segue una scia come quella che ha scelto di seguire Cristina. Mi spiace citare sempre il solito Proust, ma mi sembra che lui abbia detto che non è importante il soggetto ma scoprirne le leggi illogiche ( mi sembra dicesse: quando si fa un autopsia, non conta nulla se il cadavere sia un conte o un cameriere). Ti saluto

 Cristiana Fischer - 30/05/2012 16:21:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

Lo struggimento perchè non c’è una traccia da raccogliere nel cestino? Quanto bisogno di comunicare!

 Alessandro Mariani - 30/05/2012 16:20:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]

Ora che sono uscito allo scoperto, mi piacerebbe molto sapere quali sono gli scrittori che più ti hanno influenzato e che più hai amato. Scommetto che sono a dozzine....

Questa poesia è capace di creare attesa. Ci sono dettagli e una persona che potrebbe benissimo essere affidabile o no. La conclusione mi ha lasciato senza parole perché, oltre a completare il senso che fino ad allora si era perso e aveva vagato, è anche una chiara ironia, in quanto si sa che i pensieri non sono fissi in noi. Ti auguro una buona serata.

 Massimo Caccia - 30/05/2012 14:59:00 [ leggi altri commenti di Massimo Caccia » ]

"fa brutto quando è pieno"...uno scambio di sguardi. Interessante riuscire a cogliere il poetico anche laddove impera la quotidianità.